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|  Michael Myers torna nella cittadina di Haddonfield, Illinois, lasciandosi dietro una nuova scia di sangue nel tentativo di celare i segreti legati al suo oscuro passato. Stavolta, però, l’assassino psicopatico dovrà vedersela con un nuovo, improbabile eroe. Rob Zombie è sicuramente uno dei giovani registi più interessanti dell'odierno panorama horror. Per questo gli è consentita una certa ‘libertà’ nel cimentarsi con i film del maestro John Carpenter. Nel 2007 aveva rivisto e aggiornato il mito di Michael Myers col suo Halloween: The beginning. Ora rievoca il sanguinario boogeyman mascherato apportando nuove modifiche alla sua storia. Il cambiamento di Michael inizia a livello epidermico – una nuova maschera ne cela il volto – e termina con un ispessimento del suo profilo psicologico. Si nota con piacere una maggiore concentrazione sul rapporto tra il serial killer e la sorella Laurie. A condire il tutto un incremento del tasso di splatter del film, con scene violente che aumentano di numero e ‘qualità’. A dare corpo alla furia di Myers troviamo ancora una volta l’ex lottatore di wresting Tyler Mane. |
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